Il Fonte battesimale
Arte | Il “Fonte Battesimale”
Nella cappella, destinata a Battistero troviamo il Fonte Battesimale in marmo ed intarsio, su disegno del Conte Mella e donato dal can. Talice. Era in programma il rifacimento totale, per cui venne iniziato nel 1938, in occasione del decennio di consacrazione dell’Arciprete Mons. Francesco Doglioli, con una pubblica sottoscrizione. Presso il Battistero è sistemato il busto in marmo del Barnabita Card. Luigi Maria Bilio, alessandrino. Venne qui trasportato dalla navata centrale durante i restauri del 1926-29.
Il Card. Bilio nacque in Alessandria il 25 marzo 1826 da Giuseppe Antonio, calzolaio, e Maria Maddalena Barali erbivendola. Passò ad abitare col calzolaio, amico del padre, Carlo Matis, uomo caritatevole, che diventerà il benefattore generoso del Bilio. A 14 anni entrava nel noviziato dei Barnabiti a S. Bartolomeo degli Armeni di Genova; faceva professione nella Pasqua del 1853; era ordinato Sacerdote a Vercelli nel 1857. Inviato a Roma, insegnò teologia nel Collegio della sua Congregazione e fu annoverato tra i Consultori di varie congregazioni romane. Fu opera sua l’elenco o Sillabo dei principali errori del tempo, per cui Pio IX deliberava di elevarlo alla dignità Cardinalizia e ciò avvenne il 22 maggio 1866. In seguito fu Prefetto o membro delle congregazioni romane del Concilio Vaticano, Penitenziere Maggiore e Vescovo suburbicario di Sabinia. Morì il 30 gennaio 1884 in Roma all’età di 58 anni. L’8 aprile 1886 fu inaugurato in Cattedrale il Suo monumento erettogli per pubblica sottoscrizione (scultore il milanese Fumeo).
Liturgia | Il grembo materno della Chiesa
Il battistero occupa un posto di grande importanza all’interno della chiesa, essendo il luogo dove si celebra il sacramento del battesimo, l’ingresso ufficiale nella comunità cristiana. Tradizionalmente situato all’ingresso della chiesa, il battistero simboleggia l’inizio del cammino di fede e la porta attraverso la quale si accede alla vita in Cristo. Ogni volta che una persona riceve il battesimo, compie un vero e proprio passaggio da una vita senza Cristo a una nuova esistenza in cui diventa parte della Chiesa e della famiglia di Dio.
L’immersione nell’acqua battesimale è un gesto profondamente simbolico, che rappresenta l’essere immersi nella vita della Trinità e la partecipazione alla morte e risurrezione di Cristo. Attraverso il battesimo, infatti, ogni cristiano è chiamato a condividere la morte di Cristo, morendo al peccato, per risorgere con Lui a una vita nuova. Questo sacramento ci rende partecipi della sua vittoria sulla morte e ci dona la grazia di vivere come figli di Dio, rinnovati dallo Spirito Santo.
La forma ottagonale del battistero ha un significato particolare e profondo. L’ottagono richiama l’ottavo giorno, il giorno della risurrezione di Cristo, simbolo della nuova creazione e del compimento della vita eterna. Questo particolare design architettonico ci ricorda che, attraverso il battesimo, siamo chiamati a diventare creature nuove, partecipando già da ora alla vita eterna promessa da Cristo. La struttura del battistero, con i suoi simboli e decorazioni, ci parla quindi della grandezza del dono del battesimo e della sua importanza come inizio del cammino cristiano.
Il battistero, spesso ornato con immagini e simboli legati alla vita di Cristo e ai sacramenti, rappresenta anche il grembo materno della Chiesa, che genera nuovi figli attraverso l’acqua e lo Spirito Santo. È qui che ogni fedele sperimenta il primo incontro con la grazia di Dio, ricevendo il segno indelebile dell’appartenenza a Cristo e alla sua Chiesa. Entrare nel battistero e ricevere il battesimo significa accogliere l’invito di Cristo a entrare nella sua famiglia e a vivere una vita trasformata dal suo amore.