Skip to content Skip to footer

Il portone d’ingresso

Arte | Il “simbolismo” cristiano

La Cattedrale di Alessandria custodisce un elemento artistico di grande rilievo: il suo imponente portone ligneo, simbolo di accoglienza e sacralità. Quest’opera, realizzata nel 1968 dal falegname e artigiano Luigi Marzolla, rappresenta uno straordinario esempio di maestria artigianale e ricerca estetica, con un profondo significato simbolico.

Fino agli anni ’60, l’ingresso della cattedrale presentava portali semplici e poco consoni alla maestosità dell’edificio. Fu Monsignor Alfio Negri, parroco della cattedrale, a promuovere la realizzazione di nuovi portali, affidando il progetto a Luigi Marzolla, noto per la sua abilità nella lavorazione del legno. Il finanziamento dell’opera fu garantito dal Commendatore Luigi Torri, un devoto parrocchiano della cattedrale.

Marzolla concepì un disegno innovativo, ispirato al simbolismo cristiano. Il portale centrale è suddiviso in pannelli geometrici che al centro di ciascuno riportano un “chiodo”, evocando la Passione di Cristo. La disposizione degli elementi crea un’intersezione che forma una croce, segno della Redenzione. Ogni dettaglio è stato studiato con estrema precisione per fondere l’essenzialità delle linee con un forte impatto visivo e spirituale.

La realizzazione del portale richiese l’uso di oltre 5800 pezzi di legno di noce, selezionati per garantire stabilità e durata nel tempo. Marzolla dovette intraprendere numerosi viaggi per reperire la materia prima più adatta, trovando infine il legname perfetto a Meda, in Brianza. Per assicurare resistenza agli agenti atmosferici, i pannelli furono assemblati senza colla o chiodi, utilizzando incastri magistralmente studiati.

Per ottimizzare il lavoro, l’artigiano costruì una macchina utensile appositamente progettata per sagomare i chiodi centrali di ogni pannello. L’installazione del portale fu un’impresa complessa, richiedendo l’aiuto di personale specializzato e persino dei militari di stanza al vicino Forte Bormida per la movimentazione delle grandi ante.

Alla base del portale centrale furono inseriti zoccoli in bronzo decorati con il motivo del chiodo, mentre ai lati compaiono due torri, un omaggio al benefattore Luigi Torri. Gli stampi per la fonderia furono realizzati dallo scultore Francesco “Cecco” Arbuffi, che riprodusse la Torre di Teodolinda, un riferimento storico e personale per Monsignor Negri.

I portali laterali, installati nel 1969, riprendono lo stile del portale centrale, mantenendo coerenza estetica con l’insieme. Oltre a essere elementi decorativi, queste opere hanno un forte valore identitario, sottolineando l’ingresso in un luogo di culto che invita alla riflessione e alla spiritualità.

Liturgia | Cristo è la porta

Il portone d’ingresso della cattedrale è molto più di un semplice accesso a un edificio; rappresenta il passaggio simbolico tra il mondo esterno e lo spazio sacro, un varco che invita chiunque lo attraversi a lasciare alle spalle le preoccupazioni e le distrazioni della vita quotidiana per entrare in una dimensione di incontro con Dio. Attraversare questa porta è, infatti, un gesto che simboleggia l’inizio di un cammino spirituale, un passaggio dalla vita secolare a quella di fede, un invito a partecipare al mistero della presenza di Dio nella comunità cristiana.

La tradizione cristiana attribuisce un significato profondo al gesto di attraversare la porta della chiesa. Nelle Scritture, Gesù stesso si definisce “la porta”: “Io sono la porta; se uno entra attraverso di me, sarà salvato” (Gv 10,9). In questo modo, il portone d’ingresso della chiesa diventa un simbolo visibile di Cristo, il “punto di accesso” attraverso il quale i fedeli possono entrare nella comunità e nella vita divina. Quando si varca la soglia della chiesa, si compie un atto di fede, un passo verso l’incontro con Cristo e la sua promessa di salvezza.

Il portone d’ingresso rappresenta anche il confine tra la vita secolare e la dimensione sacra, invitando chi lo attraversa a entrare in una realtà nuova e trasformata. È un gesto che ci ricorda che la vita cristiana è un continuo entrare e uscire dalla porta di Cristo, un viaggio in cui si scopre gradualmente la profondità del suo amore e la chiamata a vivere in comunione con Lui e con i fratelli. Allo stesso modo, l’architettura del portone e la sua grandezza sottolineano l’importanza di questo gesto, facendo percepire a chi entra la maestosità del mistero che sta per incontrare.

Oltre a essere un elemento architettonico di grande bellezza, il portone d’ingresso serve quindi come un richiamo costante alla verità che Cristo è la “porta” che ci introduce alla vita eterna. Ogni volta che varchiamo questa soglia, ci viene ricordato che siamo chiamati a entrare nella casa di Dio con il cuore aperto e disponibile ad accogliere la sua presenza. Il portone è anche un invito ad aprirci agli altri, ad accogliere chiunque desideri entrare e a condividere con loro il dono della fede e dell’amore di Cristo.