L’altare maggiore
Arte | Inaugurato nel Natale del 1954
Nel centro del presbiterio, ove si svolgono le principali e più solenni funzioni della Cattedrale, campeggia, l’Altare Maggiore. E’ un’opera inaugurata nel Natale del 1954, ma imponente per marmi, sculture e per la linea architettonica che si armonizza con le linee del Tempio e soprattutto con la bella Cupola. La mensa è un blocco robusto di giallo senese; il tabernacolo ha la forma di grazioso tempietto, accuratamente lavorato, con porticina di bronzo dorato, riproducente in rilievo la Cena di Emmaus.
Inquadrano il tabernacolo due alti gradini, aventi ciascuno una serie di cinque nicchiette a mosaico dorato, intercalate da belle colonnine corinzie. Coronano l’altare due grandi lastre di giallo senese, per il sostegno dei candelabri. Fu consacrato il 23 dicembre 1954 da S. E. Mons. Giuseppe Pietro Gagnor. Il disegno dell’altare è del Prof. Luigi Frascarolo, l’esecuzione della ditta Pallavicini di Acqui. Abbelliscono il Presbiterio 5 vetrate istoriate inaugurate il 15 aprile 1954, la Cattedra Vescovile, l’Organo, due mensole a uso di credenza in marmo policromo di stile barocco, trasportate dall’antico Duomo.
Le vetrate sono state eseguite dal pittore Prof. Dalle Ceste di Torino, che personalmente ne curò anche la messa in opera. In quella centrale vi è raffigurata la Vergine Immacolata e rimarrà a ricordo della celebrazione del 1° centenario del dogma proclamato l’8 dicembre 1854 dal Pontefice Pio IX. Le altre 4 immagini rappresentano: S. Pio V, S. Baudolino, S. Paolo della Croce, il Beato Gregorio Grassi. La Cattedra Vescovile era un antico banco della Compagnia della Dottrina Cristiana eseguito nello stabilimento Savio di Alessandria. Fu disegnata dal Prof. Giuseppe Dellepiane, da Teresio Fiorito e dallo scultore F. Merletti: fu offerto il 5 gennaio 1882. Nel 1929 venne utilizzato e adattato opportunamente a Cattedra Vescovile.
Liturgia | Il triplice ministero del Vescovo
L’altare è il cuore della chiesa, il luogo in cui si celebra l’Eucaristia e si rende presente il sacrificio di Cristo. Esso è il centro dell’azione liturgica, dove il popolo di Dio si raduna per offrire il proprio culto e per partecipare alla mensa del Signore. L’altare rappresenta Cristo stesso, vittima e sacerdote, e attraverso il rito eucaristico si rinnova il mistero della sua passione, morte e risurrezione.
Durante la celebrazione della Messa, l’altare diventa il punto d’incontro tra cielo e terra, il luogo in cui Cristo si fa presente e si offre come alimento spirituale per i fedeli. La tradizione vuole che l’altare richiami anche la tomba di Cristo e che le tovaglie bianche che lo ricoprono siano simbolo del sudario che avvolse il corpo di Gesù nel sepolcro. In questo modo, l’altare diventa il segno visibile del mistero pasquale e un invito per i fedeli a unirsi al sacrificio di Cristo con tutto il loro essere.
Intorno all’altare, la comunità cristiana si riunisce come un solo corpo per celebrare il mistero della fede e per partecipare al dono dell’Eucaristia. È un luogo di bellezza e solennità, dove ogni particolare (dalle candele alle croci) ci aiuta a sollevare il cuore e a rivolgere lo sguardo verso Dio. In questo senso, l’altare è il luogo in cui la Chiesa si unisce a Cristo e sperimenta la sua presenza reale, che dona forza e speranza per il cammino della vita.